Esempi privati e pubblici

Alcuni obiettivi dell’iniziativa contro i commerci bellici sono già rispettati da attori privati e pubblici in Svizzera. Numerose casse pensioni si impegnano a non investire denaro nei produttori di materiale bellico. Ciò dimostra che l’iniziativa è fattibile e realistica. Ecco alcuni esempi:

INVESTITORI PUBBLICI E PRIVATI

Le casse pensioni private come la Fondazione Abendrot e la cassa pensioni Nest non investono nel settore degli armamenti. Ciononostante, riescono ad ottenere un rendimento in linea con il resto del mercato. L’Associazione Svizzera per gli investimenti responsabili, un’associazione comprendente numerosi investitori istituzionali, esclude gli investimenti in aziende che producono materiale bellico fuori legge, come armi nucleari, bombe a grappolo o mine antiuomo. Tra i membri di questa associazione, figurano la cassa di compensazione AVS, la Suva, la Mobiliare e le casse pensioni di Confederazione, FFS, Posta e Migros. Si tratta di un primo passo nella stessa direzione dell’iniziativa contro i commerci bellici, anche se escludere unicamente i produttori di armi illegali non è sufficiente, siccome la grande maggioranza delle persone che muore in guerra è vittima di bombe, mitragliatrici o altre materiale bellico legale.

CASSE PENSIONI CANTONALI E COMUNALI

Numerose casse pensioni comunali e cantonali escludono dalle proprie attività gli investimenti nel materiale bellico vietato, come le armi nucleari, le mine antiuomo o le bombe a grappolo. Tra queste, figurano le casse pensioni delle città di Zurigo e Lucerna, così come quelle dei cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna, Zurigo e Berna. A Lucerna, l’iniziativa comunale “Per un divieto dei commerci bellici lucernesi” è stata ritirata dopo che la cassa pensione della città ha volontariamente messo in atto gran parte delle richieste. Alcune casse pensioni, come ad esempio quella della città di Bienne, escludono completamente il finanziamento dei produttori di materiale bellico.

Esempi internazionali

Anche a livello internazionale esistono istituzioni finanziarie che non investono nell’industria degli armamenti e/o in armi vietate a livello internazionale, come ad esempio il Fondo statale norvegese, che con 868 miliardi di franchi svizzeri è uno dei più grandi fondi al mondo. Un altro importante attore della finanza internazionale è la Umweltbank Deutschland, che esclude dalle proprie attività sia la produzione che il commercio di armi (anche di quelle legali), così come quello i beni militari in generali. La Umweltbank è stata in grado di aumentare la redistribuzione dei propri utili tramite azioni per ben dieci volte di seguito.